Cooperativa Produttori Pistacchio Smeraldo Bronte
La “Cooperativa Produttori Pistacchio Smeraldo Bronte” dal 1971 produce, condiziona e commercializza esclusivamente pistacchio di Bronte. Il sito produttivo è di proprietà e si estende per circa 5.200 mq totali, composto da superfici coperte (opificio ed uffici), locali tecnici e piazzali di movimentazione. È stato il primo centro di lavorazione moderno del pistacchio a Bronte, e nel 1978 ha adottato il primo impianto di sgusciatura industriale e implementato la tecnica della fumigazione del prodotto; successivamente, anche se il processo prevedeva l’applicazione di tale pratica in condizioni controllate, all’interno di un’apposita sala, è stata la prima impresa ad abbandonare questa tecnica introducendo l’uso delle celle frigorifere per lo stoccaggio e la conservazione del pistacchio. Nel momento in cui è stata ufficializzata la DOP Pistacchio Verde di Bronte, la cooperativa è stata il secondo utilizzatore della denominazione. Tutto questo processo evolutivo dimostra che la filosofia produttiva dell’impresa cooperativa di produttori è caratterizzata da incessante spirito innovativo. Le linee di produzione consentono di ottenere derivati di III e IV gamma da produzioni di pieno campo; l’azienda trasforma materie prime di elevata qualità ottenute con pratiche agronomiche corrette e rispettose dell’ambiente in modo da sottoporre a processo derrate sicure dal punto di vista igenico-sanitario, provenienti solo dai pistacchieti dei soci.
Ruolo nel progetto:
La Cooperativa, oltre a svolgere il ruolo di capofila e di coordinamento delle azioni di campo, farà capo a tutte le prove sperimentali necessarie per testare la validità dei prodotti sperimentali nel prodotto appena raccolto e stoccato nei propri magazzini avendo cura di identificarlo in maniera univoca e separarlo dal resto del prodotto conferito. Sarà compito della cooperativa, nell’ambito del proprio piano di conferimento, a dare le indicazioni necessarie al conferimento dei lotti oggetto di sperimentazione. Infatti, essendo questa una cooperativa di produttori agricoli, questi, a fine di ogni campagna di produzione, conferiscono obbligatoriamente il prodotto raccolto alla cooperativa che lo stocca per poi lavorarlo, trasformarlo e, infine, vederlo. Pertanto, le prove verranno svolte sul prodotto conferito dai soci al fine di individuare ed eliminare possibili micotossine o altri agenti infestanti. In una prima fase saranno valutate le caratteristiche del prodotto in ingresso e confrontate con le analoghe partite fuori parcelle di studio. Poiché la fase di stoccaggio del prodotto è particolarmente critica ai fini della infestazione e contaminazione, i lotti saranno monitorati con cadenza bi/trimestrale.Nei locali di quest’impresa saranno svolte prove sperimentali di lotta e sanificazione del prodotto al fine di individuare ed eliminare possibili micotossine. Le imprese agricole partecipanti al progetto conferiranno una parte di prodotto a tale impresa in modo da poter effettuare dei confronti tra il prodotto trattato convenzionalmente (sempre con metodo biologico) ed il prodotto trattato con i metodi innovativi presentati nel presente progetto. Saranno effettuati principalmente trattamenti di sanificazione con il metodo sperimentale della luce pulsata e con le alte temperature. Saranno inoltre preparati prodotti derivati (salse per condimenti e spalmabili) di cui ne sarà valutata la stabilità e la possibilità di sanitizzare questi prodotti evitando trattamenti termici di sterilizzazione del prodotto. Quest’ultimo infatti risulta deleterio per alcune tipologie di prodotto (forte perdita di colore, insorgenza di difetti derivanti da irrancidimento, etc.); inutilizzabile per altri (cfr. creme spalmabili).
Azienda Agricola Prestianni Biagio
L’Azienda Agricola Prestianni Biagio, nata il 01/01/1982 è impegnata nella coltivazione di cereali e colture frutticole diverse. Si estende nelle province di Catania ed Enna su un totale di ettari 96.98.91. La produzione di pistacchio insiste su ettari 30 circa, producendo sia Pistacchio Verde di Bronte DOP che pistacchio Sicilia. Per quel che concerne quest’ultimo, in provincia di Enna è stato realizzato nel 2010, un impianto intensivo utilizzando come portainnesto il Terebinto. Tutti i prodotti dell’azienda, dal 2015 sono ottenuti con metodo biologico, ai sensi del Regolamento CE n. 834/07 destinati al consumo umano (cfr. certificato di conformità rilasciato dall’Icea Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale, con sede a Bologna). In azienda, il pistacchio, entro le 24 ore successive alla raccolta, viene smallato e asciugato in essiccatoi. La commercializzazione avviene mediante il conferimento alla Cooperativa Produttori Pistacchio Smeraldo – Bronte s.a.
Ruolo nel progetto:
Azienda capofilaAzienda Agricola Prestianni Elisa
L’Azienda Agricola Prestianni Elisa è impegnata nella coltivazione di alberi da frutta, frutti di bosco e frutta in guscio, è un’azienda di recente costituzione (20/12/2013) ed il suo conduttore è una giovane avvocato. L’estensione totale dell’azienda è pari a ettari 9.01.37. Le produzioni di pistacchio e valeriana sono prodotti ottenuti con metodo biologico ai sensi del Regolamento CE n. 834/07 destinati al consumo umano (cfr. certificato di conformità rilasciato dall’Icea Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale, con sede a Bologna). L’azienda produce Pistacchio Verde di Bronte DOP che commercializza mediante il conferimento del prodotto alla Cooperativa Produttori Pistacchio Smeraldo. Bronte.
Agricola Fallico Antonio
L’Azienda Agricola Fallico Antonio è impegnata nella coltivazione di frutta in guscio, è stata costituita in data 11/11/2013 ed il suo conduttore è un agronomo. L’estensione totale dell’azienda è pari a ettari 25.40.45. L’azienda produce sia Pistacchio Verde di Bronte DOP sia pistacchio Sicilia. Quest’ultimo in un recente impianto razionale innestato su Terebinto.
Azienda Agricola Politi Gaetano
L’Azienda Agricola Politi Gaetano è impegnata nella coltivazione di semi e frutti oleosi, è un’azienda con un’esperienza e operatività ultraventennale. L’estensione totale dell’azienda è pari a ettari 6.12.12. Tutte le produzioni olivicole e frutticole dell’azienda sono ottenute con metodo biologico ai sensi del Regolamento CE n. 834/07 destinati al consumo umano (cfr. certificato di conformità rilasciato dall’Icea Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale, con sede a Bologna). L’azienda produce Pistacchio Verde di Bronte DOP che commercializza mediante il conferimento del prodotto alla Cooperativa Produttori Pistacchio Smeraldo. Bronte.
Società Agricola Misteci di Francesco e Dario Morello Snc
La Società Agricola Misteci di Francesco e Dario Morello Snc è impegnata nella coltivazione di frutti oleosi. L’estensione totale dell’azienda è pari a ettari 47.60. L’azienda consta di un vasto pistacchieto condotto in irriguo e con sesti d’impianto regolari, un oliveto e mandorleto condotti sempre in irriguo, circa 3500 mq di agrumeto e un bosco ceduo di pino ed eucalipto. Per quanto concerne la realtà pistacchicola dell’azienda di circa 20 ettari, si distinguono principalmente tre aree: una costituita a partire dal 1985 e 1986 con piante aventi sesti d’impianto 6,5 X 4,5 e innestate su terebinto, un’altra di più recente costituzione risalente al 2002 con innesto sempre su terebinto, e circa due ettari più recenti con piante innestate su UCB1 e sesto d’impianto 6,5 X 5,5 avente al suo interno una decina di piante di varietà Kerman. L’azienda si distingue per un alto profilo tecnologico e di apertura all’innovazione per le diverse fasi del ciclo produttivo. Terminata la raccolta che avviene attraverso la stesura di reti sul terreno ed impiego di scuotitore al tronco meccanico (l’azienda possiede e impiega lo scuotitore meccanico con ombrello per il mandorleto), il prodotto viene stoccato in magazzino all’interno del quale si prosegue con la fase di smallatura e asciugatura tramite essicatoio, conservazione e successivamente vendita del prodotto.
Società Agricola Anastasi s.r.l
Società Agricola Anastasi s.r.l è impegnata nella coltivazione di altri alberi da frutta, frutti di bosco e frutta in guscio, è un’azienda di recente costituzione di cui sono soci i giovani fratelli Anastasi che hanno ricevuto in cessione l’azienda del padre che vanta inoltre un’esperienza cinquantennale sia nella coltivazione sia, e soprattutto, nella commercializzazione del Pistacchio Verde di Bronte DOP.
Ruolo delle aziende agrarie nel progetto:
Ognuna delle aziende agricole sarà suddivisa in piccole particelle. Due o tre di queste (a seconda delle dimensioni aziendali) saranno prese come “campo sperimentale” nelle quali saranno trasferite le innovazioni. Tali particelle sperimentali saranno messe a confronto con le altre particelle nelle quali si continuerà la normale gestione ordinaria.
Nelle particelle sperimentali saranno effettuate particolari lavorazioni del terreno e saranno applicati i film pacciamanti negli impianti irrigui per ridurre i consumi idrici e l’uso di glifosate o di altri diserbanti chimici. Inoltre, saranno effettuati circa 4 trattamenti fitosanitari sulla pianta in pre e post fioritura per prevenire e contenere le malattie dell’apparato epigeo e/o ipogeo. Sarà poi effettuato un monitoraggio delle aziende durante tutto il periodo primaverile-estivo per valutare l’eventuale presenza di cancri e disseccamenti rameali già noti e diffusi nel territorio siciliano. In tale arco temporale saranno effettuate anche analisi del terreno e del materiale vegetale (durante tutte le fasi fenologiche).
Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) dell'Università degli Studi di Catania
Il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) dell'Università degli Studi di Catania inizia la sua attività il primo novembre 2014, in seguito alla fusione dei dipartimenti DiGeSA (Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agroalimentari e Ambientali) e DISPA (Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agrarie e Alimentari), a loro volta derivanti dai dipartimenti e, prima ancora, dagli istituti della ex Facoltà di Agraria. La missione del Di3A è di produrre ricerca scientifica di alta qualità e di elevato impatto sociale ed economico, e di organizzare corsi di studio e altre attività didattiche con contenuti e obiettivi formativi fortemente innovativi e disegnati per rispondere alle attuali esigenze della società e del mercato del lavoro, con particolare riferimento agli ambiti delle produzioni agricole e alimentari e della tutela dell'ambiente nel Bacino del Mediterraneo. Il Dipartimento riunisce in sé professori e ricercatori afferenti a diversi settori scientifico-disciplinari dell’area scientifica 07 - Scienze agrarie e veterinarie e dell'area scientifica 05 - Scienze biologiche, che svolgono attività di ricerca nell'ambito della Gestione dell'agroecosistema, Colture alimentari e non alimentari, Biotecnologie vegetali, Chimica agraria, Tecnologie alimentari, Biotecnologie animali, Produzioni zootecniche e Fitopatologiche. I docenti del Di3A sono prevalentemente impegnati nei Corsi di Laurea e Laurea Magistrale e nei Master e Dottorati di ricerca assegnati al Dipartimento. Il Dipartimento dispone di idonee strutture didattiche, di attrezzati e moderni laboratori e di ricche biblioteche a supporto delle attività di ricerca e di didattica. I ricercatori del Di3A attraggono finanziamenti da enti pubblici nazionali e internazionali nonché attraverso contratti e convenzioni con imprese private, a testimonianza di una fervente attività di trasferimento delle innovazioni e della capacità maturate all'interno del Dipartimento. Per meglio raggiungere questi obiettivi il Di3A intrattiene relazioni scientifiche con diverse università italiane e straniere, e con numerosi enti di ricerca nazionali ed internazionali, aderisce a network qualificati e partecipa attivamente al programma comunitario “Erasmus”. All’interno del Dipartimento opera il Test Center ECDL-GIS che organizza anche corsi sui Sistemi Informativi Territoriali finalizzati all’acquisizione della certificazione europea. Le esperienze maturate dai ricercatori del Di3A, rispetto alle tematiche del progetto riguardano la valorizzazione e caratterizzazione chimica e sensoriale dei prodotti agro-alimentari tipici del Mediterraneo; messa a punto di protocolli di processo per la produzione di alimenti salutistici; etichettatura alimentare e tabelle nutrizionali; studio delle preferenze alimentari dei consumatori e correlazione con gli indici fisiologici, psicologici.
Ruolo delle aziende agrarie nel progetto:
Il Di3A curerà il trasferimento, la formazione del personale coinvolto e l’effettiva applicazione di tutte le innovazioni proposte.
Istituto di Istruzione Superiore Benedetto Radice – Bronte
La Scuola di istruzione superiore ha la sede principale sita in Bronte (CT) dove sono attivi i corsi di studio. Il corso di “Servizi per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale” si svolge presso la sede associata di Adrano (CT) dov’è operativa un’azienda agricola didattica per consentire agli allievi la realizzazione di attività pratiche a l’attuazione di progetti agricoli e produttivi. L’azienda agricola denominata “Parco Salanitro” è sita in contrada S. Leo ed è di proprietà comunale ed è concessa in comodato d’uso gratuito dal Comune di Adrano. Nell’azienda agricola insistono coltivazioni di vite, ulivo, carrubo, pistacchio e di cespuglieria di piante officinali; tali coltivazioni sono colture tipiche della zona etnea. È presente anche un fabbricato in buono stato d’uso. L’azienda agricola si completa con una struttura serricola installata nella sede di via Trapani n. 52 di Adrano.
Ruolo nel progetto:
All’interno dell’azienda agraria dell’Istituto, sarà messo a dimora un nuovo impianto sperimentale di pistacchieto al fine di studiare e valutare le reazioni che possono generarsi dall’applicazione di queste nuove metodologie innovative in piante giovanissime di pistacchio. Su queste giovani piante saranno effettuate inoculazioni artificiali di microrganismi antagonisti ai principali patogeni del pistacchio per poi applicare le nuove metodologie di lotta. La partecipazione al partenariato di un istituto agrario ha una doppia importanza visto l’importante ruolo di formazione e diffusione della cultura agraria tipica di un territorio che detiene la scuola stessa. Pertanto, saranno attuatori della sperimentazione attraverso il collaudo dell’innovazione ma rivestiranno anche l’importante ruolo della diffusione dei risultati.